Mi ascolto e sento una profonda gratitudine.
Una gratitudine che voglio esprimere a gran voce, proprio ora in occasione di questa edizione numero zero di Nella rete.
Più volte, durante gli incontri avvenuti con gli operatori, soprattutto nei momenti di formazione, ho spesso condiviso il pensiero che questa è un’Associazione fatta di persone e che proprio le persone che la compongono determinano il futuro e il modo in cui l’Associazione è presente nella società.
L’essere riusciti ad adattarci senza troppe resistenze alla realtà del momento, ci ha consentito di superare confini che fino a qualche tempo prima non avremmo mai pensato di esplorare.
Abbiamo cavalcato l’onda della chiusura e dell’isolamento, aprendo senza paura la collaborazione a nuove realtà, situazioni e persone che – così come noi – avevano bisogno di sostegno e incoraggiamento.
Aprirci oltre i nostri confini, nell’esplorazione delle cause della sofferenza altrui così tanto evidenti, ci porta inevitabilmente a riconoscere quanto noi stessi siamo gli artefici della nostra propria personale sofferenza.
Così, ogni giorno, quando entriamo in carcere, quando ci troviamo di fronte a detenuti (indipendentemente dalla fase di elaborazione del proprio vissuto che stanno attraversando), a famiglie distrutte dall’esperienza di un familiare in carcere, quando ci troviamo di fronte a una vittima o davanti alla guardiola dove troviamo agenti stressati da condizioni pesanti dovute all’ambiente in cui trascorrono gran parte del loro tempo, cerchiamo di mantenere un atteggiamento aperto, non giudicante, accogliente. Perché nel constatare i limiti dell’altro, troviamo l’occasione per superare i nostri limiti. Non sempre…ma gran parte delle volte, questo genera lo spazio per la restituzione di un valore di gran lunga superiore a quanto messo in campo. Ecco dunque che da una piccola increspatura si genera un’onda, da cavalcare che ci porta a sempre nuovi panorami.
L’assunzione di questo tipo di responsabilità è il contributo che le persone che fanno parte di questa Associazione portano nella società e nel mondo.
Anche l’avvio di questo nuovo progetto Nella rete diventa un’occasione per scambiare ed espandere idee, per andare oltre i nostri limiti, per aprirci alla fiducia e rinsaldare amicizie.
Il formato che siamo riusciti a dare a questo blog, evidenziando le diverse rubriche e in cui sono disseminati inviti per tutti a partecipare risponde proprio a questo spirito!
Ringrazio di cuore tutte le persone che hanno collaborato a questo numero zero: Laura, Rossana, Fiorenza, Maria e Alessia!
Non vediamo l’ora di accogliere i contributi da parte di tutti voi vecchi e nuovi Compagni di Avventura!!!