Oggi, proprio oggi, voglio riproporre uno dei primi Percorsi di Riscatto apparsi in questo blog, quello che aveva per protagonisti gli uomini di Catena in Movimento, l’Associazione attiva nel reparto dei protetti della Casa di Reclusione di Milano-Bollate, dove cioè ci sono perlopiù sex offender. Ve lo ripropongo oggi perché ricordavo questo particolare:
L’ultima produzione che li ha visti protagonisti con la realizzazione di foulard e scalda collo di colore rosso è stata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre 2021) con donazione dei proventi all’Associazione L’Altra Metà del Cielo.
Oggi siamo a due anni di distanza da quel 25 novembre. Il desiderio, che sembra quasi infantile da dichiarare, sarebbe di non avere nuove morti, nuove violenze, nuove prevaricazioni da dover elencare in questa fondamentale giornata. Non sta affatto andando così. Ogni giorno trascorso senza che vi siano attività di educazione e prevenzione profonde è un giorno da buttare.
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Catena in Movimento è un’organizzazione di volontariato creata da persone detenute nel VII reparto del carcere di Milano-Bollate. Nel tempo – dal 2018 a oggi – molti partecipanti si sono avvicendati, garantendo continuità al lavoro realizzato per svariate iniziative sociali che hanno portato e portano a raccolte fondi destinate in gran parte a realtà che si prendono cura di donne vittime di violenza e a bambini bisognosi.
L’ambito in cui sono specializzati è la manifattura sartoriale.
Qualcuno di loro all’inizio si improvvisa in tecniche di cucito, nel ricamo e nella stampa su tessuto, lasciandosi guidare dai chi è già più esperto.
Questi uomini però, più che alla creazione di foulard o borse, danno vita a un gruppo, che si sperimenta nella relazione, nel rispetto di tempi e impegni presi e nell’intenzione di dedicarsi a progetti etici che hanno il potere di restituire valore a chi lo genera, in termini personali e di orgoglio.
Partecipare a iniziative come questa dà concretezza al senso trattamentale della detenzione, lavorando sul riscatto sociale, la valorizzazione dei propri talenti e l’idea di fare del proprio tempo un investimento su tanti piani diversi, come quello di portare lo sguardo verso di sé per osservare i propri passi.
Numerosi gli encomi nell’Istituto e il patrocinio di istituzioni: dalla Regione Lombardia alla Città metropolitana di Milano e dal Comune di Milano, arrivando anche a collaborare con la Scuola di moda Il Teatro della Moda e Laboratorio Artemisia. Catena in Movimento ha sostenuto l’Associazione L’altra Metà del Cielo e la Fondazione Doppia Difesa. Nel 2019 in occasione della mostra Leonardo prigioniero del volo, insieme a oltre 70 tra artisti, stilisti e sarti le persone di Catena in Movimento hanno partecipato alla creazione di 30 abiti ispirati alle opere e invenzioni di Leonardo.
In carcere ci si confronta spesso con la capacità di adattamento e così nei mesi dell’emergenza sanitaria, il laboratorio sartoriale si è dedicato quasi interamente al confezionamento di mascherine per detenuti e operatori.
L’ultima produzione che li ha visti protagonisti con la realizzazione di foulard e scalda collo di colore rosso è stata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre 2021) con donazione dei proventi all’Associazione L’Altra Metà del Cielo.
La realtà nel 2021, come ultimo passo di crescita, si è costituita come Società Cooperativa Sociale Catena in Movimento 2.0. Il gruppo ha il supporto di coordinamento e supervisione della Dottoressa Simona Gallo, Funzionario Giuridico Pedagogico presso il carcere di Bollate.
Uno dei punti di forza di questo gruppo è la possibilità di personalizzare le produzioni solidali che creano. Vi invitiamo dunque a contattarli per concordare le caratteristiche della vostra specialissima e unica catena in movimento scrivendo a: info@catenainmovimento.com