In questo periodo le notizie di attualità che danno conto delle condizioni di vita in carcere sono tragiche, dolorosissime; la lista dei suicidi si allunga: è agghiacciante. Spesso ne parliamo proponendo qualche riflessione.
Oggi, senza voler in alcun modo derubricare la drammaticità del quotidiano, ci faceva piacere però anche riportare una notizia che mantiene il filo rosso di questo numero del blog in cui presentiamo LPP Educational e il Progetto Scuole e parliamo in senso più ampio di istruzione, di cultura e di tutto quanto possa creare un humus atto a generare nuova vita.

Ci ha colpito la notizia di Mogol che a Civitavecchia canta con le persone detenute ma non è lì solo per trascorrere con loro alcune ore speciali: vuole presentare un progetto. Si tratta di un progetto che inizia con un concorso di poesia: Anima Forte. Voluto dal maestro e realizzato, come lui stesso ha tenuto a specificare, insieme all’Università Cà Foscari di Venezia e alla società Dante Alighieri. “Abbiamo deciso di proporre ai detenuti di cimentarsi nella scrittura di poesie brevi che, in prospettiva, raccoglieremo in un libro”.
Civitavecchia è solo la partenza, il progetto si estenderà a tutto il territorio nazionale. Il CET Centro Europeo Toscolano, l’associazione presieduta dal paroliere, ha stipulato una convenzione triennale con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per realizzare insieme iniziative mirate alla crescita culturale delle persone ristrette.
“La poesia è fondamentale nei momenti di fragilità, come quello della detenzione –ha commentato Fabio Caion dell’Università Ca’ Foscari – perché offre l’opportunità di vedere il mondo da un’altra prospettiva. Credo che in questo si possa sintetizzare il senso del concorso”.

Chissà che da qui non possano sorgere spunti di contaminazione positiva anche con gli operatori di LPP! Via libera alla creatività!

Fonte originale gNews