Il 19 novembre alle ore 18:30 si terrà un evento speciale su Zoom e in diretta Facebook, aperto a tutti coloro che desiderano approfondire l’approccio del Dharma nella relazione d’aiuto, guidati dalla Ven. Robina Courtin. Questo evento offre l’occasione di riflettere insieme su questioni che toccano chiunque si trovi in un contesto di relazione d’aiuto, sia per motivi professionali che privati, e di scoprire strumenti pratici e profondi per gestire situazioni complesse e delicate.
La Ven. Robina nasce a Melbourne (Australia) nel 1944, in una famiglia numerosa fortemente cattolica. Sin da piccola rivela la sua personalità fuori dall’ordinario, coltivando l’aspirazione di diventare prete nella tradizione cristiana, la quale ovviamente suscita grande divertimento nei suoi familiari. Nel parlare di sé, tuttavia, la Ven. Robina, racconta della coesistenza costante di due caratteri molto distinti: da un lato una spiritualità e una religiosità molto forti e dall’altro una personalità turbolenta e ribelle.
Dopo un’infanzia felice, trascorsa con una famiglia amorevole, la sua aspirazione religiosa si riversa nel sociale, in particolare nella lotta politica a favore degli afroamericani, che conduce lavorando a Londra per diversi anni con un gruppo di attivisti politici.
Dopo un certo periodo si rende conto che l’attivismo non è la sua strada. In un’intervista afferma: “Ho continuato ad andare avanti finché non ho smesso di essere hippie e di odiare tutte le persone ordinarie, di essere comunista e di odiare tutte le persone ricche; poi di fare attivismo a favore degli afroamericani e di odiare tutte le persone bianche; e poi di essere femminista e di odiare tutti gli uomini. Sapevo di non poter odiare l’intera razza umana. Ero rimasta solo io.”
Perciò, dopo essere stata in giro per diversi Paesi per alcuni anni, decide di tornare in Australia, dove comincia a studiare il karate e pensa che quella sia la sua strada. Tuttavia, un incidente automobilistico avverso le impedisce di proseguire per quella via. È proprio in quel frangente che, per puro caso, incrocia una locandina sulla quale vengono pubblicizzati degli insegnamenti di Lama Thubten Yeshe, che saranno gli insegnamenti che daranno avvio al suo percorso buddhista. Nel 1978 prende i voti monastici. Nel 1996 durante il suo lavoro nella redazione della rivista “Mandala Magazine” arriva una lettera di un giovane detenuto in una delle carceri di massima sicurezza in California, chiedendo testi di ispirazione buddhista e un supporto alla pratica meditativa. Quel momento, in un certo senso, diede l’avvio a Liberation Prison Project. Oggi, grazie all’instancabile lavoro della Ven. Robina, Liberation Prison Project ha supportato moltissime persone detenute non solo negli Stati Uniti, dove si è avviato il progetto, ma anche negli altri Paesi dove si è diffuso.
Il sostegno della Ven. Robina alle attività di Liberation Prison Project è costante e interessato, e offre a tutti gli operatori attivi nei diversi Istituti italiani un grande stimolo per l’importante ruolo che essi rivestono.

L’evento
I temi centrali di questo evento partono dalle domande degli operatori di Liberation Prison Project, impegnati nella relazione d’aiuto nel contesto penitenziario.
La Ven. Robina ci mostrerà come il Dharma possa essere uno strumento per riscoprire se stessi, superando le identificazioni che limitano e risvegliando la consapevolezza della propria unicità. Il processo di consapevolezza che offre il Dharma può aiutare ogni individuo a ritrovare quella parte autentica che esiste al di là delle etichette e dei ruoli imposti dalla società. Parleremo anche di autostima e del bisogno di affermare la propria identità attraverso il confronto con gli altri e di come la pratica del Dharma possa essere uno strumento concreto per ricostruire la propria autostima e nutrire la speranza. Questa speranza è particolarmente preziosa per chi vive situazioni di profonda sofferenza, dove le difficoltà personali e i traumi – inclusi eventi tragici come i suicidi in carcere – possono oscurare ogni possibilità di cambiamento positivo.
Ven. Robina ci parlerà del valore della meditazione e di altre pratiche, spiegando come esse possano aiutare chi si sente sopraffatto o inadeguato. Questi strumenti spirituali, se praticati con sincerità, possono sostenere un percorso di trasformazione interiore anche nelle situazioni più avverse.
Infine, l’incontro sarà un invito a riflettere su come una trasformazione autentica richieda una motivazione profonda con esempi pratici e tecniche che possono ispirare a rinnovare l’impegno di chi lavora nel sociale e a offrire un supporto più autentico.

Come partecipare
Questo evento sarà un’occasione preziosa sia se siamo operatori nella relazione d’aiuto ma anche nella nostra pratica personale e nella gestione della relazione con gli altri.
Vi invitiamo a partecipare e a lasciarvi ispirare dalla saggezza della Ven. Robina Courtin su Zoom o seguendo la diretta Facebook:

Link Zoom: https://zoom.us/j/98130240906?pwd=pfDTurXRf7WWGLHCPHPW8Z8rgaDs0p.1
ID riunione: 981 3024 0906
Codice d’accesso: 710979