Progetto Liberazione nella Prigione ha accompagnato il monaco Zen Claude Anshin Thomas all’interno delle mura della C.d.R. di Milano Bollate. Claude Anshin Thomas, ex veterano della guerra del Vietnam, è diventato monaco nel 1995 ed è attualmente impegnato in numerosi progetti sociali, conferenze e ritiri. E’ stato a Milano per due incontri: uno riservato alle persone detenute e uno aperto agli interessati presso il centro Mindfulness Project.
“Io ho ucciso molte persone” inizia a parlare AnShin a tutti coloro che lo ascoltano. “Sono stato in un carcere pochi giorni fa e presto sarò di nuovo in quello di Torino, e so che tra le persone che mi ascoltano ci sono altri killer come me; loro sono dentro, io no. Perché? Perché il mio uccidere in guerra andava bene, il loro no. Ma uccidere è uccidere”. AnShin usa parole forti, sa che non è possibile tornare indietro e cancellare quanto accaduto, ciò che si può fare nel concreto è però impegnarsi nel proprio cambiamento.
Che idea radicale. Che possiamo vivere senza guerra. Che possiamo vivere in armonia. Che possiamo vivere in pace. E’ assolutamente possibile. Ma prima di far esistere la Pace che vogliamo vedere nel Mondo, dobbiamo fare pace con noi stessi.
Claude Anshin Thomas
Claude AnShin Thomas, ex veterano della guerra nel Vietnam, dopo aver incontrato Thich Nhat Hanh, diventa monaco nella tradizione Zen e si fa portavoce di messaggi di pace e non violenza in tutto il mondo. Famoso per i suoi ritiri di strada, dal 1994 ha percorso a piedi senza soldi o cibo più di 31,000 km. E’ il fondatore della Fondazione The purpose of the Zaltho che promuove la pace e la non violenza tra individui, famiglie, società e paesi.