Storia ed Evento annuale
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Mahatma Gandhi
Liberation Prison Project Italia, la storia
Nel 2006 la monaca Tiziana Losa, allora residente a Pomaia presso l’Istituto Lama Tzong Khapa, trascorse un lungo periodo negli Stati Uniti con la fondatrice di Liberation Prison Project, la monaca Ven. Robina Courtin.
Anno 2006
Un interesse personale la conduce nel campo sociale verificando come gli insegnamenti del Buddha possano sostenere l’impegno sociale, definendone contenuti e finalità e come con uno scambio epistolare e di diffusione di testi, Liberation Prison Project riesca a raggiungere istituti penitenziari di vari Stati americani e in molti altri Paesi.
Torna in Italia e promuove l’attività presso l’Istituto Lama Tzong Khapa, comunicando con gentilezza e convinzione il suo entusiasmo e una profonda motivazione: intorno a Tiziana si crea un piccolo gruppo che inizia a testare il progetto anche nel nostro Paese.
Anno 2009
Nella primavera del 2009 Davide Cova, insegnante di yoga e counselor biosistemico, apre la strada presso il carcere di Massa con grande successo, integrando gli insegnamenti buddhisti alla pratica dello yoga. A Massa si forma un gruppo di persone detenute che seguiranno il percorso per un lungo periodo, durante il quale altri membri dello staff affiancheranno Davide, in particolare Katherine Jones e il monaco Raffaello Longo.
Alcuni mesi dopo l’apertura di Massa, Grazia Sacchi inizia un primo gruppo presso il carcere di Milano-Bollate nel reparto detentivo dei sex offender. Anche a Bollate la risposta è favorevole e le richieste di partecipazione aumentano. Un anno dopo si aggiunge Alessandro Venuto e nel 2013 Massimo Bonomelli. L’attività si diffonde così anche in altri reparti. l’Istituto di Milano-Bollate diviene ben presto sede della sperimentazione italiana di Liberation Prison Project e quindi luogo fulcro del progetto.
Differentemente dal modello americano, che si basa essenzialmente sullo scambio epistolare e la diffusione di testi, in Italia si è preferito indirizzare le attività alla conduzione di gruppi.
Presso il carcere di Milano Bollate sono frequenti le visite dei Maestri e di insegnanti di meditazione che incontrano le persone detenute, grazie alla disponibilità e al supporto della direzione.
Poco dopo l’inizio della sperimentazione milanese si aggiungono gruppi presso gli Istituti di Livorno; Gorgona, Genova Pontedecimo; Pavia, Pisa, Trento, Treviso.
Anno 2013
Il 13 aprile 2013 il progetto assume veste giuridica costituendosi come ONLUS, configurata come espressione in campo sociale dell’Istituto Lama Tzong Khapa. Il centro di Pomaia permane nella sua connotazione di riferimento spirituale e di studio.
Nei primi due anni della ONLUS la Presidenza è stata assunta da Alessandro Venuto e quindi da Patrizio Loprete. Dal 2015 al 2017 il Presidente di Liberation Prison Project è Grazia Sacchi, e dal 2017 il Presidente è Lara Gatto.
Anno 2020
Nel dicembre del 2020, seguendo le indicazioni relative alla riforma del Terzo Settore, la Onlus è diventata Associazione Culturale con il nome di Liberation Prison Project Italia ETS.
Nel luglio 2021 è stato rinnovato il Consiglio Direttivo che è attualmente composto da Lara Gatto in qualità di Presidente, e da Fabio Fassone e Laura Loparco in qualità di Consiglieri.
Evento annuale LPP
Ogni anno tutte le persone che fanno parte, danno vita ed energia a LPP si incontrano per trascorrere del tempo insieme tra momenti di pratica meditativa e confronto reciproco. Sono giorni in cui anche la sola reciproca presenza rafforza i legami e stimola la creatività. La condivisione e l’ascolto danno forza a chi, arrivato da poco, ha bisogno di vedere i propri passi rispecchiati nel percorso degli altri e anche a chi, attivo da più tempo, si alimenta delle nuove energie in campo.
LPP è presente ormai da nord a sud perciò questo momento di ri-unione è linfa vitale per riconoscersi e rinforzarsi nei propri valori e tornare poi a operare sul territorio con la mission sempre bene a fuoco. Il prossimo evento si svolgerà all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia dal 25 al 29 gennaio 2023 e vedrà una prima parte di ritiro di meditazione condotto da Massimo Bonomelli seguito da una due-giorni di workshop.