Progetto Scuole
L’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo.
Nelson Mandela
Liberation Prison Project
per le Scuole
Cosa facciamo
1° appuntamento
Il Reato
Durante il primo incontro, nel presentare l’associazione Liberation Prison Project e il progetto LPP Educational cominceremo a porre le basi per delle riflessioni su come e quanto un errore può incidere in maniera importante sul percorso personale e in che modo le conseguenze possono segnare il proprio vissuto. Romperemo il ghiaccio puntando sul coinvolgimento di ogni ragazzo partecipante (che condividerà il proprio nome e sentimenti attuali) creando un ambiente aperto, nel quale le riflessioni, gli stati d’animo, i pareri potranno ricevere il giusto spazio di esplorazione. Seguirà un brainstorming sul concetto di reato, esplorando percezioni e comprensioni. analizzeremo le emozioni emerse e infine, attraverso una scatola anonima, i ragazzi esprimeranno le loro aspettative sugli incontri futuri.
2° appuntamento
L’ascolto empatico
Cosa sono, come si sviluppano e quali sono i vantaggi nello sviluppo di queste qualità e capacità sarà il tema portante del secondo incontro. Un laboratorio esperienziale, che parte dal proprio vissuto e si amplia alle relazioni con i compagni sperimentando nella pratica il potenziale intrinseco che verrà condiviso (per chi vuole) nel grande gruppo di riflessione. il secondo incontro inizierà con una spiegazione teorica di cosa si intende per ascolto empatico, seguita da un laboratorio esperienziale per mettere in pratica le tecniche apprese. Successivamente, ci sarà un momento di condivisione in cui i partecipanti potranno restituire i loro vissuti e riflessioni. Infine, ci prepareremo all’incontro con una persona che ha commesso un reato, discutendo aspettative e possibili reazioni.
3° appuntamento
Incontrarsi
Il terzo incontro si concentrerà sull’accoglienza della storia dell’altro, ascoltando attentamente il racconto di una persona che ha commesso un reato. Seguirà una sessione di domande e riflessioni a confronto, permettendo ai partecipanti di esplorare e discutere le loro reazioni e pensieri. Concluderemo con una restituzione finale, dove ciascuno potrà condividere le proprie impressioni e apprendimenti dall’incontro.
I nostri obiettivi
Affrontare il tema del reato e della complessa realtà che lega ogni individuo al mondo della detenzione, sia come possibile autore di un “errore-reato“, sia come soggetto e cittadino attivo, affinché si possa ricostruire un nuovo e più consapevole patto sociale
Intervenire a livello educativo e di prevenzione già nelle prime classi della scuola secondaria di II grado, in virtù dell’età di chi commette reati, a volte purtroppo molto giovane.
Sviluppare consapevolezza rispetto alle proprie dinamiche relazionali
Rafforzare una responsabilità sociale volta alla comprensione della complessità che accompagna spesso le azioni criminali
Esplorare nuove prospettive di inclusione e reinserimento per una maggiore sicurezza sociale.
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Le nostre responsabili del progetto
Laura Loparco
Counselor transpersonale e olistico, insegnante di consapevolezza corporea e Formatrice.
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La sua formazione ha inizio in ambito sportivo, prima come istruttrice poi nel ruolo di direttore generale di una società di pallavolo di serie B. Questa esperienza le ha consentito di sviluppare attitudini al “sentire”, accogliere e incanalare le aspirazioni dei ragazzi del suo team. In seguito ha integrato la sua formazione diplomandosi Insegnante Yoga, operatrice Shiatsu e acquisendo il titolo di Mindfulness Counselor presso la scuola Mindfulness Project. Docente di mindfulness e consapevolezza corporea per master di II livello presso la facoltà di veterinaria dell’Università di Napoli Federico II. Le sue competenze le hanno fatto maturare una vasta esperienza nel favorire processi di consapevolezza nelle persone a cui offre setting individuali o di gruppo.
Sabrina Negretti
Counselor olistico esperta nelle relazioni familiari, mediatrice penale e scolastica, coordinatrice genitoriale.
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Sabrina è counselor e mediatrice dei conflitti in ambito penale reo-vittima, familiare, scolastico e sociale. Svolge attività di counseling per il sostegno alla persona e nelle relazioni. Nel 7° reparto presso la Casa di Reclusione Milano-Bollate, conduce gruppi di consapevolezza e percorsi individuali, dedicati alle persone detenute e ai loro familiari. Svolge coordinamento e supervisione dell’attività “Nuovi Giunti” in équipe con i detenuti, i funzionari e i volontari dell’Ass.Cuminetti. Mediatrice dei Conflitti in ambito penale, familiare, scolastico e sociale, collabora per la mediazione dei conflitti per la promozione e diffusione della Giustizia Riparativa e della Mediazione. Sviluppa percorsi di Counseling Educativo, dedicati alle scuole primarie e secondarie di 1° grado. In ambito Mindfulness, ha seguito i percorsi base e avanzato di Mindfulness Compassion Experience (MCE), e il Master in Mindfulness and Compassion (MCM).